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Risarcimento per gli agricoltori pugliesi chiede il Consigliere Regionale Bellomo.

Mercoledì, 15 Febbraio 2012

Un impegno chiaro e immediato da parte della Regione per risarcire i danni causati dal maltempo è stato richiesto dal Consigliere Regionale, Davide Bellomo, che ha manifestato la sua preoccupazione per lo stato dell’agricoltura nel nostro territorio.

Nel suo intervento, Bellomo, dichiara che “è in gioco il futuro dell’agricoltura pugliese che può essere salvata solo grazie ad aiuti immediati e proporzionati ai danni causati dal maltempo che ha giustamente indotto la Coldiretti regionale a chiedere lo stato di calamità naturale."

"Il conto della batosta è prematuro, si teme che alla neve seguano piogge senza soste e allagamenti, ma già si sa che i danni superano i 20 milioni di euro, ha detto il Consigliere Regionale ricordando che l’emergenza maltempo ha interessato tutti i settori agricoli pugliesi, dall’ortofrutticolo alla zootecnia". Per il primo, che rappresenta quasi il 22% della produzione nazionale con 3 milioni di tonnellate e vanta un soddisfacente export, riguarda soprattutto il gelo che ha bruciato le verdure invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli, mentre sono a rischio viti e ulivi. Per le produzioni in serra, risparmiate direttamente dal gelo, occorre sopportare l’aumento del consumo del gas (rincarato del 130% negli ultimi due anni) per il quale bisognerebbe prevedere agevolazioni.”.

Nel suo intervento Bellomo informa anche che “per le aziende zootecniche occorre fronteggiare tra l’altro i danni ai fabbricati e la difficoltà sia dell’approvvigionamento dell’alimentazione agli animali che rischiano di rimanere senz’acqua e cibo e sia del trasporto delle produzioni nelle aree di consumo". Tutto questo, - conclude Bellomo - mentre l’economia rurale sta ancora smaltendo i danni causati dal recente sciopero degli autotrasportatori e preparandosi a fronteggiare l’aumento delle imposte (Imu) sui terreni e i fabbricati agricoli. Il fondato rischio, quindi, che il settore non riesca a risollevarsi, salvo urgenti interventi di sostegno (perciò l’immediato intervento della Regione) accompagnati alla sospensione di oneri contributivi e camerali e alla riconsiderazione delle ultime imposte destinate a gravare ulteriormente sulle attività agricole”.

Legge approfondimenti:

www.agenparl.it

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