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Carcere di Spinazzola: Una partita persa a tavolino!

Lunedì, 27 Febbraio 2012

The saga of the Prison, verrebbe da dire. Un copione da telenovela con 'tanto' di finale scritto in precedenza. Peccato che in questo caso per il carcere di Spinazzola non ci sia il “Happy End” (In lingua nostrana, il lieto fine).

Così dopo mesi di mediazioni, concertazioni e incontri per capire quali fossero i margini di possibile riapertura del dismesso carcere di Spinazzola, è stata comunicata da parte del Provveditore Regionale dell’amministrazione Penitenziaria, Giuseppe Martone, la decisione della chiusura definitiva del suddetto centro penitenziario. Ciò, nonostante, il parere positivo che sulla riapertura aveva formulato l’ex capo del DAP, Franco Ionta, il 25 ottobre 2011 e l’impegno formale assunto dal Governo Monti sul Ordine del Giorno 9/4909/13 presentato dall’onorevole Fucci, il 14 febbrario 2012, nella seduta n.585.

La situazione è abbastanza complessa. Sembra che la decisione della chiusura definitiva sia stata presa un mese fa come denunciato dal Segretario regionale aggiunto dell’ugl-Polizia Penitenziaria, Dott. Vincenzo Lamonaca che in un comunicato ha detto “Noi dell’ugl-Polizia Penitenziaria abbiamo chiesto di avere comunicazioni ufficiali e scritte riguardanti l’esito del sopraluogo tecnico condotto dai tecnici del DAP. E qui il “colpo di scena”: il Provveditore, vista la nostra insistenza, esibisce una nota della Direzione Generale Beni e Servizi dalla quale emerge che: il potenziamento della struttura che avrebbe potuto accogliere circa 100 detenuti è impossibile, poiché i conti fatti dall’amministrazione Penitenziaria sono sbagliati, in quanto gli interventi tecnici da apportare alla struttura (docce, sale per attività tratta mentali, passeggi…) al massimo consentirebbero di avere una capienza tollerabile pari a poco più di 60 detenuti (per la precisione 54 detenuti e 14 semiliberi); e i costi di rifunzionalizzazione (cioè per ricomprare quello che c’era al carcere di Spinazzola e non c’è più), strettamente connessi alla chiusura avvenuta a luglio, sarebbero pari a 200.000/250.000 euro. Siamo rimasti allibiti!”.

Nel comunicato il Segretario UGL dice che “il fatto sconcertante è che le due comunicazioni provenienti dal Dipartimento sono datate 31 gennaio 2012 e 2 febbraio 2012, quindi ben prima dell’accoglimento dell’odg Fucci e della stessa informativa con la quale il Provveditore Martone ha convocato i sindacati per l’incontro del 25 febbraio (appena passato) per discutere della riapertura.”.

Peraltro, aggiunge Lamonaca, “piacerebbe sapere perché il Provveditore Martone ha atteso che fossimo noi dell’ugl-Polizia Penitenziaria a chiedere dell’esito del sopralluogo, senza preoccuparsi di darne conto nella convocazione per l’incontro di oggi, come ha fatto invece per la meno rilevante nota della Direzione del personale sugli organici, inducendo le OO.SS. A concentrarsi sulla questione della carenza di personale.”

Il tutto conclude il Segretario UGL“ha il sapore del deja-vù, del film già visto. Infatti, agli inizi di luglio del 2011 presso il Comune di Spinazzola, siamo stati costretti a una discussione-farsa sul mantenimento in vita di un istituto la cui morte era stata decretata il mese prima! Oggi siamo stati chiamati a confrontarci sulla rianimazione di un istituto al quale nel frattempo sono stati spiantati gli organi!”.

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