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Dagli imprenditori al Ministro Clini: Azzerare contributo SISTRI per il 2012.

Lunedì, 19 Marzo 2012

Una storia senza fine per il settore imprenditoriale italiano sembra essere quella del SISTRI, che nonostante le numerose iniziative per denunciare il mal funzionamento del sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, si ritrova a dover pagare per un disservizio.

Sono già tanti i ricorsi e le class action minacciate dalle imprese che hanno versato contributi per iscriversi ad un sistema mai partito e ora, con l’avvicinarsi dell’appuntamento per il 2012, fissato al 30 aprile, le imprese chiedono che venga azzerato il contributo SISTRI per l’anno in corso.

La richiesta è stata presentata formalmente al ministro dell’Ambiente Corrado Clini da Cia-Confederazione italiana agricoltori, Confindustria, Rete Imprese Italia, Confapi, Confagricoltura, Aci-Alleanza delle cooperative italiane e Claai-Confederazione libere associazioni artigiane italiane.

«Il sistema di tracciabilità dei rifiuti continua a essere per le imprese motivo di preoccupazione e di malcontento. I rinvii dell’operatività, che si ripetono trimestralmente da due anni, testimoniano, infatti, una situazione non gestibile, che richiede la rivisitazione totale del progetto», si legge nella lettera inviata al ministro.

Dopo aver versato per gli anni 2010 e 2011 «settanta milioni di euro, senza averne ritorno alcuno», il pagamento del contributo SISTRI per l’anno 2012 «è percepito da tutte le nostre imprese come una vessazione ingiustificata», soprattutto a fronte della difficile congiuntura economica.

In un periodo di grave crisi economica «l’obbligo di nuovi versamenti, ad avviso di tutti, non trova giustificazione. Quello del pagamento del contributo per il 2012 è diventato, dunque, un problema importante e cruciale, che il ministero deve affrontare da subito: le imprese ne aspettano legittimamente la soppressione».

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